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sabato 24 gennaio 2009

Cuba

Ciao a tutti amici....come al solito con un certo ritardo, ma finalmente metto il post della vacanza.
Come ormai noto, non siamo dei buoni fotografi ma dato che il blog è abbastanza libero ne approfitto per inserire più foto del dovuto e magari raccontarvi qualcosa di quest'isola tanto bella quanto piena di contraddizioni (chiaramente per me).
Lo stato è completamente tempestato di manifesti, murales, cartelloni e striscioni che inneggiano alla loro "libertà"....difficile non considerare che il loro concetto di libertà sia il più lontano possibile dal nostro!!! Non essere liberi di uscire dal paese, di parlare male del loro "leader", liberi di non possedere nulla e persino liberi di lavarsi (dato che per via della doppia moneta guadagnano 10, e un bagno schiuma costa 4). Oddio calma perchè Giangio ha montato il capello verde con la stella del Che e si sta agitando! Ok...come dice qualcuno STOP alla polemica
Di seguito, appunto, uno dei tanti murales, la media dei palazzi all'Avana e la tabella che espone costi e razioni in un negozio dello stato.



Il sogno del Pony che si avvera...una bella visita alla Real Fabrica.


L'Havana



L'interno di una delle case particular dove abbiamo dormito e i simpatici proprietari Cuca e Molina con cui il Pony ha intrattenuto delle brillanti conversazioni del tenore di "hasta l'uevo e donde annamos"....


Trinidad: escursione a cavallo in una valle piena di zuccherifici (valle de los injenios)e foto artistiche.


Uno dei posti più affascinanti e divertenti di tutta Cuba: Trinidad, Casa della Musica, una scalinata infinita intervallata da due piazze dove dalle 7 di sera fino alle 11 (ora in cui la vita all'aperto finisce) si alternamo diversi gruppi che chiaramente suonano salsa e rumba. Un delirio di gente che balla o semplicemente guarda e ascolta con camerieri che si aggirano tra le scale portando vagonate di mojitos e birra (io e il pony ci abbiamo provato...ma nelle nostre orecchie risuonava una sola saggia parola: NNNAAAOOOO; quindi altro giro di birra e rum e passa la paura).



Il Che...sempre e in ogni anfratto.....
L'Havana Santa Clara


E dopo aver percorso quasi 2000 km scarpinando a piedi, con autobus e taxi finalmente il meritato relax al mare.... 50 km di strada sul mare (da paura) per raggiungere una piccola oasi caraibica: Cayo Las Brujas.


Peccato che gli ultimi 2 gg il tempo non sia stato particolarmente .........................................clemente...diluvio tropicale per darci un caloroso arrivederci!



Come ogni viaggio a contatto con la popolazione locale è stata un'esperienza davvero entusiasmante...piena di sorprese, avventura, intoppi, riflessioni, divertimento e relax. E poi una meravigliosa costante dei paesi latinoamericani....la gente! Povera, spesso demotivata, e che deve lottare ogni giorno con immensi sacrifici ma che porta con se una invidiabile allegria e cordialità; è gente semplice a cui basta davvero poco per essere felice....e nonostante l'iniziale polemica ti viene da chiederti: ma davvero, chi stà meglio?

martedì 20 gennaio 2009